L’angiografia con tomografia a coerenza ottica
L’Angio-OCT o OCT-A è emersa come una tecnica non invasiva per l’imaging della microvascolarizzazione della retina e della coroide. I primi studi clinici che utilizzano questa tecnologia innovativa sono stati pubblicati nel 2014.
La tecnologia OCT-A utilizza la riflettanza della luce laser della superficie dei globuli rossi in movimento per rappresentare accuratamente i vasi attraverso diverse aree segmentate dell’occhio, eliminando così la necessità di coloranti intravascolari (si elimina, quindi, la necessità di sottoporre i pazienti alle noiose fluorangiografie).
La scansione OCT della retina di un paziente consiste in più scansioni A individuali, che una volta compilate in una scansione B forniscono informazioni strutturali trasversali. Con la tecnologia OCT-A, la stessa area di tessuto viene ripetutamente acquisita e le differenze vengono analizzate tra le scansioni (nel tempo), consentendo in tal modo di rilevare zone contenenti alte portate (ovvero con marcate variazioni tra le scansioni) e zone con flusso più lento o del tutto assente, che sarà simile tra le scansioni.
Come avviene l’Angio OCT
La luce viene emessa attraverso un dominio spettrale OCT (SD-OCT), con una lunghezza d’onda di circa 800 nm, o un OCT a sorgente ripulita (SS-OCT), che utilizza una lunghezza d’onda più lunga, vicina a 1050 nm. Le lunghezze d’onda più lunghe hanno una penetranza del tessuto più profonda, ma una risoluzione assiale leggermente inferiore.
Per migliorare la visualizzazione e ridurre il rumore di fondo dei normali, lievi movimenti dell’occhio, sono stati sviluppati due metodi di media – tecnica di decorrelazione dell’ampiezza dello spettro diviso e media del volume. Questi algoritmi OCT-A producono un’immagine che è segmentata, di serie, in quattro zone: il plesso retinico superficiale, il plesso retinico profondo, la retina esterna e la coriocapillare. Applicati al disco ottico, includono tutta la sua profondità.
L’OCT della Topcon®, in dotazione presso il Centro Pascotto di Corso Umberto I, utilizza un algoritmo particolare, l’OCT-A RatioAnalysis, che beneficia dell’abbinamento con l’SD-OCT; ciò migliora la sensibilità di rilevamento del flusso sanguigno lento e riduce gli artefatti da movimento senza compromettere la risoluzione assiale.
Vantaggi rispetto ai metodi di angiografia convenzionali
I principali vantaggi sono i tempi di acquisizione più brevi ed il fatto che si tratta di una procedura non invasiva. La fluorangiografia e l’angiografia con verde indocianina richiedono un colorante iniettabile (che richiede tempo per raggiungere i vasi retinici e può essere associato ad effetti avversi sistemici e persino a reazioni anafilatiche).
Un vantaggio dell’angio-OCT è che fornisce un’analisi quantitativa dei vasi retinici (oltre all’analisi qualitativa, eseguita anche mediante angiografia standard). Inoltre, e contrariamente agli angiogrammi convenzionali “2-D”, la tecnologia OCT-A fornisce informazioni di imaging “3-D” della macula e visualizza i capillari peripapillari che forniscono lo strato di fibre nervose retiniche.
Tuttavia, alcune limitazioni e artefatti sono importanti da considerare nell’interpretazione delle immagini degli angio-OCT.
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