L’aberrometria è un esame diagnostico che consente di verificare eventuali alterazioni delle strutture oculari, in particolare dei mezzi diottrici (cornea, cristallino, umor acqueo, corpo vitreo). L’aberrometria fornisce una mappa che permette di individuare eventuali aberrazioni oculari, vale a dire alterazioni delle strutture dell’occhio che determinano deviazioni e distorsioni dei raggi luminosi.
L’aberrazione oculare riflette una imperfezioni nel percorso ottico dei fotoni (particelle o “pacchetti” di energia luminosa) che giungendo dall’esterno si portano verso l’occhio. Questa imperfezione provoca una distorsione e una alterazione della messa a fuoco delle immagini sulla retina: il paziente percepisce e giunge al medico lamentandosi di una cattiva qualità della visione. Le aberrazioni sono correlate ad ogni deformazione, anormalità od alterazione della trasparenza della superficie anteriore o posteriore di strutture quali la cornea, il cristallino, l’umor acqueo, il corpo vitreo o la retina stessa. Gli stessi difetti refrattivi (ipermetropia, astigmatismo e miopia) possono essere causa di aberrazioni oculari.
Le aberrazioni ottiche vengono studiate con l’utilizzo di un dispositivo denominato “aberrometro”.
Il principio su cui si basa l’aberrometro è semplice: una sottile sorgente luminosa laser viene proiettata attraverso i diottri oculari e viene messa a fuoco su un punto della retina. L’onda riflessa da questo punto retinico torna ad attraversare in senso retrogrado le diverse strutture diottriche e viene quindi studiata da uno specifico sensore posto di fronte agli occhi. Questa onda riflessa emerge variamente distorta e deformata a seconda delle aberrazioni ottiche presenti nell’occhio del paziente. Il medico studia il grado di dispersione (ottica) di quest’onda al fine di formulare una diagnosi. Sfortunatamente l’aberrometro non permette di definire la struttura anatomica oculare d’origine delle eventuali distorsioni senza il supporto di altri strumenti, ad esempio il topografo e la tomografia a coerenza ottica.
(fonte: Wikipedia)