Epiteliopatia

Cos’è?

Col termine “epiteliopatia” si indica una patologia a carico dell’epitelio. Di solito interessa l’epitelio corneale o l’epitelio pigmentato (il cosiddetto foglietto esterno della retina).

Cos’è l’epitelio corneale?

L’epitelio corneale è il primo dei cinque strati della cornea: è quello più esterno, a contatto col film lacrimale, indispensabile per la sua integrità (gli altri sono la membrana di Bowmann, lo stroma, la membrana di Descemet e l’endotelio). Una sua alterazione provoca dolore e sensazione di corpo estraneo (è come se ci fosse sabbia negli occhi), che aumenta con l’apertura e la chiusura delle palpebre; il dolore è dato dal fatto che si creano delle ‘rotture’ dell’epitelio che lasciano scoperte le terminazioni nervose.

Quali sintomi dà?

In caso di epiteliopatia si ha una visione annebbiata. Una lesione dell’integrità della cornea la rende maggiormente vulnerabile alle infezioni.

Quali sono le cause?

Le cause di epiteliopatie sono varie: distrofie corneali che possono essere acquisite e cheratiti(infiammazioni della cornea), congiuntiviti allergiche, alterazioni del film lacrimale, come nel caso della sindrome di Sjogren. Tale condizione colpisce le ghiandole lacrimali che riducono la secrezione delle lacrime; quindi, l’epitelio corneale non più protetto va incontro ad un essiccamento e degenera (come un terreno che si secca al sole e si spacca).

Quando si può verificare?

Tutte le volte che si ha una scarsa lacrimazione (quindi una diminuzione della protezione dell’epitelio grazie al film lacrimale) si possono verificare più facilmente dei danni causati, ad esempio, da corpi estranei nell’occhio, colpi di vento, uso di saponi o shampoo non neutri, cosmetici, ecc. Inoltre, ci sono altri soggetti a rischio: i portatori di lenti a contatto, chi va in motorino senza occhiali protettivi, ma anche le donne dopo la menopausa (sindrome dell’occhio secco). La terapia può essere basata sulla semplice somministrazione di lacrime artificiali, di antibiotici locali e sui riepitelizzanti.

Perché le lenti a contatto possono danneggiare l’occhio?

Un uso improprio delle lenti a contatto può provocare un danno epiteliale: se portate eccessivamente possono causare una condizione di ipossia (riduzione dell’apporto di ossigeno), creando un edema epiteliale. In caso di alterazione della lacrimazione la lente a contatto può, a volte, causare dei microtraumi della superficie esterna trasparente dell’occhio.

Che cosa può avvenire all’epitelio della retina?

L’epitelio pigmentato è interessato da molti processi patologici a carico della retina; ad esempio, si può verificare un distacco dell’epitelio stesso, causato da una diminuzione della permeabilità della membrana di Bruch. Le possibili evoluzioni sono: atrofia geografica, distacco del neuroepitelio, rottura dell’epitelio pigmentato o una risoluzione spontanea – senza danni funzionali –, come avviene spesso nei soggetti giovani.

La rottura dell’epitelio pigmentato retinico può avvenire nel punto di passaggio tra l’epitelio che aderisce alla coriocapillare e quello sollevato. In questo caso, quando la lesione è centrale, si ha un rapido peggioramento della vista, mentre quando è integra la fòvea – che si trova al centro della macula retinica – l’acuità visiva si preserva. Inoltre, va detto che nelle persone con miopia elevata l’epitelio pigmentato è praticamente inesistente.

Esiste qualche forma rara?

Sì, ad esempio l’epiteliopatia acuta multifocale posteriore a placche di pigmento è unapatologia rara bilaterale di cui non si conosce la causa, che non provoca danni visivi permanenti. Colpisce la retina, si presenta tra i 30 e i 50 anni con un calo visivo, inizialmente ad un solo occhio ma diventa bilaterale in pochi giorni. È caratterizzata dalla presenza, a livello retinico, di lesioni a placche multiple, di grandi dimensioni e di color crema.

Scheda a cura della IAPB Italia