Retinopatia del prematuro

Per retinopatia del prematuro (ROP) si intende una malattia vascolare della retina che si manifesta in neonati prematuri. La sua evoluzione può portare alla cecità in seguito a distacco della retina per trazione. È provocata dalla formazione di nuovi vasi nella periferia retinica, soprattutto nei neonati con basso peso corporeo alla nascita (il rischio è tanto maggiore quanto minore è il tempo di gestazione). In particolare, l’ossigenoterapia a cui sono sottoposti i prematuri può determinare la comparsa della malattia.

Epidemiologia

La patologia, dovuta a un eccesso di ossigeno immesso nelle incubatrici per cercare di curare il neonato per disfunzioni respiratorie all’atto della nascita, ha in passato avuto una sempre maggiore diffusione nei Paesi più sviluppati, soprattutto negli USA, dove nel XX secolo era diventata la causa principale di cecità. Attualmente l’incidenza è molto diminuita grazie agli studi medici, che hanno scoperto quale fosse la causa di tale stato di alterazione clinico. Rimane comunque un’emergenza, in Spagna è stato considerato recentemente che la malattia si sviluppa in un terzo dei bambini nati prematuramente e in metà dei casi la forma è grave. La malattia attualmente si forma anche in paesi meno sviluppati come il Pakistan, diventando anche in tali luoghi un’emergenza da non sottovalutare.

Eziologia

Nel periodo fetale già dal quarto mese di gravidanza si sviluppa nel futuro nascituro la vascolarizzazione della retina. Tale formazione di vasi sanguigni risulta essere molto sensibile alla quantità di ossigeno erogata artificialmente e a quella presente nell’aria. In rari casi si è riscontrata in alcuni pazienti affeti da ROP una mutazione del gene NDP, che normalmente è associato alla più temibile Sindrome di Norrie.

Fattori di rischio

Oltre alla nascita prematura costituiscono fattore di rischio anche l’ipossia (carenza di ossigeno), distress respiratorio, infezioni di vario genere e cardiopatie congenite.

Prevenzione

Non si sa con esattezza i limiti di ossigeno che i bambini possono sopportare, anche se non vi dovrebbero essere danni se alla normale aria viene aggiunta una quantità di ossigeno pari al 40%. Lo sviluppo anomalo dei vasi a livello oculare si può avere quando il bambino prematuro torna a respirare l’aria normale: la retina, infatti, avvertendo che arriva meno ossigeno tende a sviluppare nuovi vasi sanguigni che, tuttavia, possono danneggiarla gravemente.